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Ovidio


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autore
brano
 
Cesare
De bello civili I,48
 
originale
 
[48] Accidit etiam repentinum incommodum biduo, quo haec gesta sunt. Tanta enim tempestas cooritur, ut numquam illis locis maiores aquas fuisse constaret. Tum autem ex omnibus montibus nives proluit ac summas ripas fluminis superavit pontesque ambo, quos C. Fabius fecerat, uno die interrupit. Quae res magnas difficultates exercitui Caesaris attulit. Castra enim, ut supra demonstratum est, cum essent inter flumina duo, Sicorim et Cingam, spatio milium XXX, neutrum horum transiri poterat, necessarioque omnes his angustiis continebantur. Neque civitates, quae ad Caesaris amicitiam accesserant, frumentum supportare, neque ei, qui pabulatum longius progressi erant, interclusi fluminibus reverti neque maximi commeatus, qui ex Italia Galliaque veniebant, in castra pervenire poterant. Tempus erat autem difficillimum, quo neque frumenta in hibernis erant neque multum a maturitate aberant; ac civitates exinanitae, quod Afranius paene omne frumentum ante Caesaris adventum Ilerdam convexerat, reliqui si quid fuerat, Caesar superioribus diebus consumpserat; pecora, quod secundum poterat esse inopiae subsidium, propter bellum finitimae civitates longius removerant. Qui erant pabulandi aut frumentandi causa progressi, hos levis armaturae Lusitani peritique earum regionum cetrati citerioris Hispaniae consectabantur; quibus erat proclive tranare flumen, quod consuetudo eorum omnium est, ut sine utribus ad exercitum non eant.
 
traduzione
 
Due giorni dopo questi avvenimenti accade una improvvisa disgrazia. Si scatena infatti un temporale cos? forte come non mai si diceva fosse accaduto in quei luoghi. Inoltre su tutti i monti si sciolsero le nevi e le acque superarono le pi? alte rive del fiume e in un solo giorno interruppero entrambi i ponti che C. Fabio aveva fatto costruire. La cosa rec? all'esercito di Cesare grandi difficolt?. Infatti essendo l'accampamento, come si ? detto sopra, tra i due fiumi Sicori e Cinga, per un tratto di trenta miglia non era possibile passare n? l'uno n? l'altro e inevitabilmente tutti erano trattenuti in questo spazio ristretto; le citt? che si erano alleate con Cesare non potevano inviargli frumento e coloro che si erano molto allontanati per cercare foraggio, tagliati fuori dai fiumi, non potevano fare ritorno e non potevano giungere all'accampamento i grandi approvvigionamenti provenienti dall'Italia e dalla Gallia. La stagione, poi, era particolarmente sfavorevole poich? non vi era frumento nei granai e mancava molto al nuovo raccolto e le citt? erano state saccheggiate, poich? Afranio prima dell'arrivo di Cesare aveva trasportato quasi tutto il frumento a Ilerda; e se ne era rimasto Cesare lo aveva consumato nei giorni precedenti; le citt? confinanti, a causa della guerra, avevano mandato lontano il bestiame che durante la carestia poteva essere un aiuto alternativo. Coloro che si erano allontanati in cerca di foraggio e frumento venivano incalzati dai Lusitani armati alla leggera e dai soldati cetrati della Spagna Citeriore, pratici di quei luoghi; avevano facilit? ad attraversare a nuoto il fiume, poich? secondo la loro consuetudine non andavano sotto le armi senza otri.
 

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